Crostata di kiwi freegan


Ultimamente una mia amica mi ha detto che la mia è una cucina tradizional-sperimentale, e di sicuro lo sta diventando ultimamente, con il progetto freegan di ADA Lab.

Consapevoli degli sprechi collegati all’industria alimentare (basta pensare che ogni anno in Italia buttiamo via cibo commestibile che basterebbe a nutrire 44 milioni di persone), e convinti che la resistenza più efficace a questa situazione non passi dalle autorità o dall’assistenzialismo ma si ottenga facendo da sé, ci stiamo ispirando a Food Not Bombs e ad altri progetti di recupero del cibo. Andiamo al mercato il sabato a recuperare la verdura che verrebbe buttata via perché “invendibile” (leggi: un po’ ammaccata, ma perfettamente commestibile) e abbiamo distribuito volantini con un contatto nei vari negozi di quartiere nella speranza che la prossima volta che eliminano cibo in scadenza ci pensino su prima di gettarlo nel cassonetto.

Così abbiamo recuperato di tutto, e ogni volta abbiamo tanta frutta e verdura da poter sfamare una cinquantina di persone. Solo che gli ingredienti non sono sempre quelli che più ti aspetti: cosa fare ad esempio di due cassette di kiwi un po’ rovinati dal freddo ma dalla polpa perfetta?

Dopo aver scoperto il chutney di kiwi, ne restava ancora una cassetta, e allora ho fatto un collage di varie ricette inventando la crostata di kiwi, che alle cene di ADA Lab è stata spazzolata via. Ecco la ricetta:

Per la pasta frolla: 300 g farina 00 – 75  g margarina – circa un bicchiere di latte di soia (anche un po’ meno) – un pizzico di sale – 1/2 bustina di lievito per dolci – 5 cucchiai di zucchero di canna

Per la crema: 500 ml di latte  di riso alla vaniglia – 125 g di semolino – scorza di limone – cannella

Si impastano tutti gli ingredienti della pasta frolla assieme fino a ottenere un impasto elastico, che si avvolge nel cellophane e si tiene in frigo (più lo lasciate riposare, più la pasta frolla sarà morbida).

Si mette sul fuoco il latte, si aggiungono la scorza di limone, il semolino e la cannella e si continua a mescolare finché la crema non si addensa al punto giusto. A quel punto si lascia raffreddare con un coperchio in modo che non si solidifichi in superficie.

Quando tutto è pronto si unge una tortiera con un po’ di margarina e la si guarnisce con la pasta frolla, si aggiunge la crema di semolino e si inforna per 20 minuti a 200° e per altri 20 minuti a 180°. Infine si decora la torta con i kiwi a fettine (ma naturalmente va bene qualunque altro tipo di frutta recuperata!), e volendo si può aggiungere della gelatina di agar-agar (ma io ho fatto senza ed era buonissima lo stesso).

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