tradurre la critica al g8


In una pausa tra una traduzione e l'altra, in attesa di un testo che arrivi, provo a raccontare questi ultimi tre giorni di autismo traduttivo, giorni passati a tradurre il massimo possibile per collegare, raccontare, testimoniare i colori delle proteste e la follia della repressione delle contestazioni al G8 di Heiligendamm.

E anche a sperimentare, a scoprire nuove parole, a trovare quelle migliori, in chat, parlando con chi aveva tempo in quel momento, con chi magari il tedesco non lo sa ma può contribuire con l'esperienza sul campo, con la motivazione, con la voglia di partecipare anche da lontano alle proteste. Tradurre così è un'altra cosa, il contrario della bolla individualista in cui spesso mi tuffo la mattina per restarci immersa spesso fino a sera: si impara, ci si mette in discussione, si misura il lessico sulla vita vissuta invece che sui vocabolari e si scopre attraverso la lingua il dettaglio di un paese, dalla strategia dell'antisommossa tedesca alla concezione delle proteste. A sapere il tedesco siamo in poch*, ma l'esperienza sul campo di molt* altr* è anche più preziosa, e anche alle due di notte si riesce a discutere, magari delirando, spesso ridendo, su termini giuridici o di strategia dell'antisommossa. Se qualcun* vuole contribuire alle traduzioni (dal tedesco e dall'inglese all'italiano, ma anche verso altre lingue e da altre lingue, se ne potete offrire) ma non sa come fare, può entrare in chat da qui, selezionare #g8-translation dall'elenco, aggiungere #it alla voce Extra channels (per entrare nel canale italiano), inserire un nome, preferibilmente non corrispondente a quello anagrafico, e coordinarsi con gl'altr*.


One response to “tradurre la critica al g8”

  1. Avrai fatto un lavoro meraviglioso! complimenti per l’entusiasmo. Ti ho contattata su aNobii, ma leggendoti da qui mi è venuta voglia di consigliarti una lista (se già non sei iscritta): hai la mia mail! inviami un cenno quando ti va.