Qualche settimana fa ho deciso di smaltire un po' dei pomodori che crescevano nell'orto seccandoli. Non sono perini, e questo già deponeva male per la riuscita, ma ho deciso di provare lo stesso vista l'iperattività dell'orto. Allora li ho tagliati in quarti, ci ho spolverato sopra un po' di sale e li ho lasciati tutto il giorno sotto il sole rovente.
Quella naturalmente è stata l'ultima giornata torrida della stagione, almeno per ora, e un po' la pioggia, un po' la troppa acqua, un po' il troppo poco sale, dopo due giorni, anche se aveva smesso di piovere e anche se di notte e durante i temporali avevo comunque tenuto il cesto dentro casa, già i primi pomodori erano ammuffiti. Dopo cinque giorni mi restavano sei o sette pomodori secchi: gli altri erano tutti andati a male.
Anche se il clima si era rinfrescato, ho deciso di non darmi per vinta, anche considerato che i pomodori secchi si possono ottenere perfino senza sole. Allora li ho tagliati in pezzi più piccoli (la metà di quelli della foto, che è stata scattata al primo, ottimistico tentativo), li ho completamente svuotati del succo e dei semi (la volta precedente ne avevo tolto solo un po' e il liquido si sedimentava troppo a lungo) e li ho cosparsi completamente di sale. Portandoli dentro al calar del sole e nonostante un giorno di cattivo tempo nordico, il risultato stavolta è stato perfetto: in quattro o cinque giorni i pomodori erano secchi.