Il giorno prima di partire per l’Hackmeeting mi sono accorta che era pronto il primo raccolto dell’estate: le piante di patate erano secche e potevo finalmente scoprire come fosse andato l’esperimento.
Incoraggiata a cimentarmi con le patate da questo manuale e dal consiglio di alcuni amici con cui avevo parlato della possibilità di usare un pendio del mio piccolo giardino per coltivare qualcosa, all’inizio della primavera ho deciso di terrazzare il terreno inclinato e di piantarci le patate da semina che mi aveva gentilmente fornito un agricoltore da cui si serviva il Gas No Dal Molin.
Quando ho visto che le piante si erano seccate, non nutrivo molte speranze nel risultato. Invece ho dovuto ricredermi: anche se piccolini, i tuberi erano numerosi e per un paio di mesi non dovrò più comprare patate. Del resto sto cominciando in generale a non comprare più verdura perché l’insalata, coltivata nei vasi per proteggerla dalle malefiche lumache, è rigogliosa e, mentre le melanzane crescono, cominciano a spuntare anche pomodori, peperoni e fiori di zucca. Un bell’inizio d’estate nonostante la pioggia, insomma.
2 responses to “patate”
Ciao, lunanuova! che bello che tu mi abbia trovata in cartaceo: un tocco di fisicità in questo mare di bit 🙂
Sono contenta che il racconto ti sia piaciuto: grazie.
Al Crack ho trovato Ruggine n.0 e n. 1. Mi è piaciuto molto “Occhio sbarrato fiero”. 🙂